La casa-museo di Tiziano.
        L'edificio 
          è di modeste dimensioni: un palazzotto di due piani in solida 
          muratura, dall'aspetto signorile e insieme rustico, tipica costruzione 
          cadorina di tipo "nobile" dell'età di Tiziano. Sulla 
          facciata principale una scala di legno conduce al primo piano, dove 
          corre un lungo ballatoio, anch'esso di legno.
 
          Al piano terra si può visitare un'ampia sala con pareti rivestite 
          di legno e dall'aspetto nobile, dove sono esposte riproduzioni di opere 
          dell'artista, alcune stampe, e un modesto saggio della raccolta bibliografica 
          tizianesca. A lato un'altro piccolo vano, disadorno, adibito a deposito, 
          al quale si accede dall'esterno attraverso tre gradini in pietra. Al 
          primo piano, superata la rampa di scale, si trovano quattro piccoli 
          locali collegati da un corridoio. La cucina, con il pavimento in lastre 
          di pietra di Castellavazzo, è dotato di un Fogher con 
          cappa, il fuoco della casa. Una seconda piccola stanza rivestita anch'essa 
          in legno sullo stesso lato della casa, si suppone sia il luogo dove 
          Tiziano vide la luce. Proseguendo, una terza stanza, anch'essa dotata 
          di focolare, forse destinata a studio di Gregorio, il padre di Tiziano. 
          Il quarto ed ultimo vano, anche questo con rivestimento in legno, conserva 
          copie di documenti autografi del pittore e la riproduzione del diploma 
          consegnato dall'imperatore Carlo V a Tiziano, con la nomina a cavaliere 
          dello speron d'oro (gli originali sono conservati in altra sede). Gli 
          arredi attuali solo in parte sono di epoca tizianesca; provengono dalla 
          famiglia di Tiziano Vecellio Oratore, un ramo collaterale della famiglia 
          del pittore, estintasi nel 1800, e da altre case cadorine antiche.