RIFACIMENTO DELLA COPERTURA DEL PALAZZO DI TIZIANO L'ORATORE

L'edificio, sorto come dimora gentilizia di Tiziano Vecellio detto l'Oratore (1538-1612), è posto sul lato sud orientale della Piazza principale di Pieve di Cadore. Eretto nel XVI° secolo (non vi è datazione documentata della sua costruzione se non un'incisione su un'architrave riportante la data 1554), conserva l'impianto tipologico della dimora rustica e semplice a pianta quadrangolare, interamente murata con tetto a due falde ad ampio sporto con orientamento del colmo Nord-Sud, parallelo alla linea dimpendenza del terreno. Sono ancora ben apprezzabili i segni distintivi della dimora appartenuta a famiglia signorile con la presenza di spazi ingentiliti da decorazioni a fresco ai piani di residenza.

L'edificio è oggi di proprietà della Magnifica Comunità di Cadore e accoglie la sede della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

Dopo vari interventi sommari di adattamento a necessità contingenti eseguiti in epoca passata, che ne avevano in parte snaturato le caratteristiche, negli ultimi due decenni, a cura della Magnifica Comunità, l'edificio è stato oggetto di un importante percorso di recupero con interventi strutturali e di restauro.

Il primo, eseguito negli anni '90, vedeva, tra l'altro, il rifacimento della copertura con la rimozione del manto in lamiera e la posa di scandoletta in legno, mentre nel decennio successivo venivano completati i lavori di recupero e restauro dei piani primo e, parzialmente, del sottotetto.

Nel corso dell'ultima fase dei lavori si è dovuto prendere atto del verificarsi di diffuse infiltrazioni d'acqua durante gli eventi meteorologici, circostanza del tutto imprevista e inattesa essendo l'opera di relativamente recente realizzazione, le cui conseguenze, nel breve periodo, rendevano possibile l'arrecarsi di danni agli affreschi appena restaurati al piano primo, oltre, ovviamente, all'impossibilità di utilizzo dello spazio sottotetto per il deposito di materiali e pubblicazioni della Fondazione, per la cui funzione era stato eseguito un importante intervento di consolidamento del solaio.

A seguito di un attento monitoraggio del problema è stato deciso l'avvio di un progetto per un intervento radicale di rifacimento della copertura, non essendo proponibile alcun intervento parziale e localizzato, data l'ampiezza dei fenomeni rilevati.

L'intervento in corso, pertanto, si prefigge l'obiettivo di riproporre la copertura in scandole di larice, ma completa di strati protettivi in grado di garantire nel tempo la tenuta all'acqua e di adeguata coibentazione termica del vano sottotetto al fine di poter essere impiegato per le previste funzionalità.