TIZIANO, LA CASA, L'OPERA

Esposizione straordinaria della Pala di San Tiziano presso la casa natale del Maestro cadorino

Nel centro storico di Pieve di Cadore, a pochi passi dalla Chiesa arcidiaconale e dal palazzo della Magnifica Comunità si trova la residenza familiare che vide venire alla luce il pittore Tiziano Vecellio: una solida abitazione del XV sec. sfuggita alle devastazioni e alle rappresaglie dei soldati tedeschi ai tempi delle guerre cambraiche. All’epoca, rappresentava una dimora tipica di una distinta famiglia locale che annoverava, tra i suoi componenti, personalità di prestigio: incaricati della gestione della cosa pubblica, notai, mercanti di legname.
L’edificio, riportato nel secolo scorso alla sua struttura originaria con l’eliminazione di un avancorpo settecentesco che ne aveva snaturato l’antico impianto, inaugurato e aperto al pubblico dal 1932 quale casa-museo, oggi accoglie per la prima volta un’opera del Maestro e della sua celebre bottega, il dipinto Madonna con il Bambino tra i santi Tiziano e Andrea e un accolito - noto anche come Pala di san Tiziano - realizzato negli anni sessanta del Cinquecento per la decorazione dell’altare che il casato dei Vecellio possedeva nell’antica arcidiaconale di Santa Maria. L’opera, con la quale l’ormai anziano Tiziano aveva inteso dimostrare il saldo e affettuoso rapporto che lo legava alla Patria cadorina, si è resa disponibile per la temporanea chiusura ai fedeli della chiesa, interessata, al momento, da importanti lavori di restauro. Si tratta quindi di un ritorno particolare: proprio nella casa del Maestro e della sua onorata famiglia, in quella che giustamente è considerata come una delle rare dimore di artista rinascimentale sopravvissute agli eventi della storia. L’esposizione è corredata di un puntuale apparato di contesto, con documentazione originale che trova visibilità per la prima volta al pubblico. Una visita negli antichi ambienti dove ancora aleggia lo spirito dell’Artista - definito con ragione il Genio del Rinascimento - e della sua famiglia, il calcare le assi e le pietre che insieme al fratello Francesco avevano visto Tiziano partire per la capitale lagunare verso un destino di grande rilievo, sono esperienze straordinarie.