IMPORTANTE PRESTITO DELLA MAGNIFICA COMUNITA’ DI CADORE ALLA MOSTRA “TIZIANO. VANITAS” AL CASTELLO DI PRAGA DAL 15 DICEMBRE AL 20 MARZO 2016

Un importante nucleo di documenti, libri antichi e testimonianze dell’attività di Tiziano Vecellio di proprietà della Magnifica Comunità di Cadore rimarrà esposto alla mostra d’arte “Tiziano. Vanitas” in programma presso il Castello di Praga dal 15 dicembre al 20 marzo. L’evento, attraverso i capolavori concessi in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere e da privati collezionisti, propone di presentare l’evoluzione della produzione artistica del Tiziano ponendo l’accento sul suo genere più celebre, il ritratto, soprattutto dei soggetti femminili interpretati, in maniera generica, come allegoria della vanità.

Per l’occasione l’Ente cadorino, consapevole del ruolo di rappresentare il Cadore in scenari culturali di caratura internazionale, ha concesso in prestito il suo bene più prezioso, il Diploma con cui Carlo V imperatore investe Tiziano Vecellio del titolo di conte palatino e cavaliere della Milizia aurata, datato 10 maggio 1533. Si tratta di un documento fondamentale non solo per ricostruire le vicende del pittore, ma anche per comprendere il livello di prestigio che gli venne riconosciuto nell’ambito delle corti europee: realizzato su pergamena ornamentata da miniature, reca la sottoscrizione autografa di Carlo V ed è corredata dall’originale sigillo in cera dell’imperatore.

Alla mostra di Praga sono inoltre presenti altri beni dell’Ente: due volumi antichi della Biblioteca Tizianesca, rispettivamente “Le Meraviglie dell’arte” di Carlo Ridolfi  e il “Breve compendio della vita del famoso Titiano Vecellio di Cadore cavalliere et pittore” dell’Anonimo del Tizianello, una stampa antica di Agostino Carracci del 1587 raffigurante il ritratto del pittore e infine il sigillo in legno ed argento che Tiziano utilizzava per sigillare la propria corrispondenza.

Questo nuovo prestito – afferma il Presidente Bortolot - che va a sommarsi alle recenti collaborazioni con istituzioni culturali sia nazionali che internazionali realizzate soprattutto in campo archeologico, rappresenta uno straordinario biglietto da visita per far conoscere il Cadore nel mondo e tende a incentivare scambi e rapporti con realtà culturali europee, perseguendo dunque il proprio fine, di rappresentare e promuovere una terra ricca come quella cadorina. Come dimostrano i dati di affluenza nei nostri musei, il flusso di visitatori dall’Europa dell’est, sloveni, ungheresi e bulgari in primis, è in costante aumento e rappresenta un’importante opportunità di turismo culturale nelle Dolomiti di Tiziano”.