L'Ente oggi.
La
Magnifica Comunità di Cadore attuale, sotto il profilo giuridico,
rappresenta il frutto dell'evoluzione storica e politica del Consorzio
cadorino che il Regio decreto del 1875 aveva eretto in ente morale.
Il desiderio di ricostituire l'antico istituto, che aveva assicurato
libere istituzioni locali, non era venuto meno durante la dominazione
francese prima, ed asburgica,
poi, e si manifestò nel 1846 con la richiesta al governo austriaco
della restituzione del patrimonio comune, con la discussione sul lascito
Coletti e con la libera amministrazione nell'uso delle acque.
Un assertore e sostenitore della Restaurazione dell'autogoverno locale
fu Don Natale Talamini, che pose l'accento sulla necessità di
istituire un consorzio per amministrare il patrimonio. Dal 1863 al 1872
furono redatti diversi statuti e nel 1875 il re Vittorio Emanuele firmò
il decreto di costituzione che diede nuova vita al consorzio del Cadore.
I comuni nominarono i delegati e da allora il Consorzio
del Cadore, successivamente denominatosi Comunità Cadorina
e Magnifica Comunità di
Cadore, iniziò la sua nuova vita istituzionale per contribuire
al progresso civile e culturale del Cadore.
Ruolo e compiti
La Magnifica Comunità di Cadore realizza i propri fini istituzionali
promuovendo conferenze periodiche e permanenti con i presidenti delle
Comunità Montane e con
i sindaci del comuni cadorini e limitrofi, nonché, su specifiche
materie, con le realtà associative del volontariato.
Si prefigge:
- di migliorare la conoscenza del patrimonio culturale, favorendo gli
scambi con altre realtà sociali anche estere, contribuendo alla
risoluzione di problemi socio economici di attualità;
- di conservare e di migliorare il proprio patrimonio immobiliare e
dei propri archivi storici;
- di promuovere e sostenere istituzioni ed iniziative di carattere culturale,
comprese quelle volte a favorire la conoscenza del patrimonio linguistico
ladino e la conservazione del patrimonio bibliografico cadorino;
- di istituire borse di studio a favore dei giovani cadorini meritevoli,
che necessitino di un sostegno economico;
di concorrere ad onorare coloro che si rendono benemeriti nel campo
del lavoro, delle lettere, delle arti e delle scienze;
- di fornire sovvenzioni e sussidi destinati a favorire i residenti
colpiti da gravi calamità naturali, vale a dire versanti in condizioni
di estremo bisogno causate da fatti di carattere straordinario e transitorio.